Ilaria Bagarolo aka Gary, Edoardo Battaglia, Alice Pan
Residenza dal 7 al 13 Juglio 2025
C32 performing art work space - Forte Marghera, Mestre Venezia
ANATOMIA DI UN RICORDO

CREDITS
Concept e performance Ilaria Bagarolo aka Gary, Edoardo Battaglia, Alice Pan Composizione originale Giulio Polloniato, Matteo Berti Musica non originale Kali Malone, Sophie Birch, Fryderyc Chopin Dramaturg Fabio Liberti Voice Trainer Elena Griggio Occhio Esterno Chantal Kohlmeyer Residenza e Co-produzione Studio Pro Arte (Friburgo) all’interno di Culture Moves Europe, Goethe-Institut Foto Christian Kunstle |
Grazie a coloro che hanno nutrito il nostro processo: Monika, Daniel, Loye, Ana, Carlotta, Alessandro, Angelo, Cecilia, Eleonora, Eleonora, Emilia, Francesca, Laura, Lorenzo, Lucette, Marco, Marilisa, Massimiliano, Mattia, Manuela, Paolo, Sophie e il resto delle nostre famiglie.
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SINOSSI
Anatomia di un ricordo nasce dal desiderio che accomuna le storie di Alice, Ilaria ed Edoardo di affondare nelle proprie memorie familiari. Anatomia, dal greco ἀνατομή-dissezione, e Ricordo, dal latino recŏrdari-richiamare al cuore, si legano per costruire una rivelazione intima e sincera, che corre lungo la linea del tempo. Il titolo scelto evoca un corpo freddo, sezionato metodicamente in ogni sua parte, il quale coesiste con il ricordo, un collante effimero, ma indispensabile, che osserva la realtà attraverso uno sguardo opaco, liquido. Il ricordo infatti richiama al presente qualcosa che non è più qui o non è più adesso.
Non nella sua forma originale.
E che però, per il solo tornare in cuore
[o corpo],
rivive sentimento concreto,
esperienza diretta.
E’ la possibilità di consultare il passato,
di interrogarlo,
di distendercisi
ancora.
La parola nutre fin dai primi attimi lo spazio performativo, dove tre corpi accumulati si uniscono, si (ri)plasmano, cadono, come le loro memorie. Nel processo di crescita e distacco portano con sé gesti, segni, immagini dinamiche e alleanze, diventando cassa di risonanza di una memoria tramandata, assorbita inconsciamente; ulteriore testimone ne è il pubblico, che vive insieme ai performer un viaggio fatto di confessioni, segreti di famiglia, rivelazioni. La memoria diventa così non solo il luogo della nostalgia, ma soprattutto motore, progetto per una costruzione di un nuovo mondo, nuovo sistema d’affetti, nuove “categorie’’ familiari. Ancora una volta il corpo si trova al centro di una dissezione dolce, poetica e forse a volte dolorosa, frammentata.
Al confine tra performance, installazione e teatro, il lavoro di Alice, Edoardo e Gary sfrutta il potere evocativo dell’immagine per aprire una finestra temporale sui propri vissuti, invitando lo spettatore a immergersi, riflettere e a partecipare attivamente all’esperienza performativa.
L'intimità che creano in scena è frutto di un preciso lavoro che insiste su un corpo vivo, presente e disponibile all’incontro/scontro con l’altro; ne consegue un rapporto onesto con il pubblico, al quale i tre performers offrono la propria sincerità e vulnerabilità.
Il loro lavoro vuole configurarsi come uno spazio di dialogo, dove diverse sensibilità e punti di vista si intrecciano, dando vita ad una performance al tempo stesso d'impatto visivo, fisico e contemplativo.
La tematica del ricordo e le dinamiche relazionali vengono esplorate attraverso una lente sensibile e un gusto raffinato, minimalista. Obiettivo del lavoro è creare un momento e uno spazio di riflessione che continua oltre la performance stessa.
Anatomia di un ricordo nasce dal desiderio che accomuna le storie di Alice, Ilaria ed Edoardo di affondare nelle proprie memorie familiari. Anatomia, dal greco ἀνατομή-dissezione, e Ricordo, dal latino recŏrdari-richiamare al cuore, si legano per costruire una rivelazione intima e sincera, che corre lungo la linea del tempo. Il titolo scelto evoca un corpo freddo, sezionato metodicamente in ogni sua parte, il quale coesiste con il ricordo, un collante effimero, ma indispensabile, che osserva la realtà attraverso uno sguardo opaco, liquido. Il ricordo infatti richiama al presente qualcosa che non è più qui o non è più adesso.
Non nella sua forma originale.
E che però, per il solo tornare in cuore
[o corpo],
rivive sentimento concreto,
esperienza diretta.
E’ la possibilità di consultare il passato,
di interrogarlo,
di distendercisi
ancora.
La parola nutre fin dai primi attimi lo spazio performativo, dove tre corpi accumulati si uniscono, si (ri)plasmano, cadono, come le loro memorie. Nel processo di crescita e distacco portano con sé gesti, segni, immagini dinamiche e alleanze, diventando cassa di risonanza di una memoria tramandata, assorbita inconsciamente; ulteriore testimone ne è il pubblico, che vive insieme ai performer un viaggio fatto di confessioni, segreti di famiglia, rivelazioni. La memoria diventa così non solo il luogo della nostalgia, ma soprattutto motore, progetto per una costruzione di un nuovo mondo, nuovo sistema d’affetti, nuove “categorie’’ familiari. Ancora una volta il corpo si trova al centro di una dissezione dolce, poetica e forse a volte dolorosa, frammentata.
Al confine tra performance, installazione e teatro, il lavoro di Alice, Edoardo e Gary sfrutta il potere evocativo dell’immagine per aprire una finestra temporale sui propri vissuti, invitando lo spettatore a immergersi, riflettere e a partecipare attivamente all’esperienza performativa.
L'intimità che creano in scena è frutto di un preciso lavoro che insiste su un corpo vivo, presente e disponibile all’incontro/scontro con l’altro; ne consegue un rapporto onesto con il pubblico, al quale i tre performers offrono la propria sincerità e vulnerabilità.
Il loro lavoro vuole configurarsi come uno spazio di dialogo, dove diverse sensibilità e punti di vista si intrecciano, dando vita ad una performance al tempo stesso d'impatto visivo, fisico e contemplativo.
La tematica del ricordo e le dinamiche relazionali vengono esplorate attraverso una lente sensibile e un gusto raffinato, minimalista. Obiettivo del lavoro è creare un momento e uno spazio di riflessione che continua oltre la performance stessa.
BIOGRAFI
Alice Pan, Edoardo Battaglia e Ilaria Bagarolo aka Gary si incontrano per la prima volta nel 2023. Dopo aver collaborato in diversi contesti e per artistə internazionali decidono di sviluppare un progetto comune, instaurando fin da subito una profonda intesa sia a livello artistico che umano.
I tre artisti lavorano in sinergia, sfruttando le proprie singolarità in una modalità creativa multidisciplinare; l’approccio fisico e coreografico di Alice è supportato infatti dalle competenze e dall'esperienza nelle arti visive di Edoardo e dalla visione estetica e d’insieme di Gary.
Da questa collaborazione nasce Anatomia di un ricordo, opera prima del trio, che ottiene una residenza nell’estate 2024 presso lo Studio Pro Arte a Friburgo, con il sostegno del fondo europeo Culture Moves Europe.
Questa residenza, oltre ad aver dato modo al collettivo di imbastire un lavoro di circa 50 minuti, è stata un momento cruciale per concentrarsi a pieno sullo sviluppo della visione artistica del gruppo.
Anatomia di un Ricordo è recentemente selezionato per il bando Komm Tanz 2025, una residenza di due settimane presso la Compagnia Abbondanza Bertoni che permetterà al gruppo di continuare a lavorare sul progetto.
Foto di Christian Kunstle