VENERE IN TEATRO Festival di danza
Goccia a goccia - IV Edizione
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Mercoledì 18 settembre 2024
Ore 22:00 INDACO | LAURA BOATO Il tuo corpo nido e cielo aperto Di Laura Boato
Creato con Gloria Burbello, Giovanni Fregonese, Michela Lorenzano, Carla Marazzato Musiche di Andrea Marzari, Max Richter Scene e costumi Laura Boato e Luca Giabardo |
Foto di Luca Giabardo
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Come le api intorno all’alveare, a nutrire, proteggere, allevare con cura e attenzione. Come una famiglia, con amore, ritrovando insieme il giusto tempo, il giusto respiro, ché accogliere, accompagnare e salutare richiedono uno stesso lavoro... proprio lo stesso.
E poi tutto si scioglie, e ciò che è stato seminato nuovamente germoglia, questa volta nell’universo tutto: eredità diffusa, stella polare del nostro agire, notte dopo notte, giorno dopo giorno.
“Il tuo corpo nido e cielo aperto” è un verso tratto da un componimento di Franco Arminio. Questo lavoro forma con Mentre siamo ancor vivi, insieme al quale può essere rappresentato, un'opera unica intitolata Distico del Buio e della Luce.
INDACO | LAURA BOATO
INDACO nasce come organismo di produzione nel 2003, quando la danzatrice e coreografa veneziana Laura Boato, dopo un lungo periodo di studio e lavoro all'estero, decide di tornare e radicarsi in Italia. Da allora ha prodotto numerose creazioni di danza e teatro con la collaborazione di partner d’eccezione come la Biennale di Venezia, i Festival internazionali Oriente Occidente e Opera Estate Festival Veneto, le Università IUAV e Ca’ Foscari di Venezia, il Museo Benetton, Emergency, Nancy Allison / NYC, Le Gallerie degli Uffizi di Firenze; alcune di esse hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono andate in scena nei più importanti teatri, festival e città italiane. I progetti cinematografici Marmo e Mar Gh’Era_un secolo in corsa, sono stati presentati alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia rispettivamente nel 2017 e nel 2019.
"Danziamo il corpo abitato. Non si tratta di atletismo, né di estetica, men che meno di spettacolo o evasione, bensì di riconoscere che le radici dell’umano affondano nel corpo, così come nel corpo risiede il suo sacro: un corpo che è elemento originario - non mero strumento, ma essenza profonda e viva, scrigno prezioso che custodisce e libera memorie, sensibilità, fantasie, da esplorare, ascoltare e da cui lasciarsi muovere, per conoscersi e conoscere." L.B.
E poi tutto si scioglie, e ciò che è stato seminato nuovamente germoglia, questa volta nell’universo tutto: eredità diffusa, stella polare del nostro agire, notte dopo notte, giorno dopo giorno.
“Il tuo corpo nido e cielo aperto” è un verso tratto da un componimento di Franco Arminio. Questo lavoro forma con Mentre siamo ancor vivi, insieme al quale può essere rappresentato, un'opera unica intitolata Distico del Buio e della Luce.
INDACO | LAURA BOATO
INDACO nasce come organismo di produzione nel 2003, quando la danzatrice e coreografa veneziana Laura Boato, dopo un lungo periodo di studio e lavoro all'estero, decide di tornare e radicarsi in Italia. Da allora ha prodotto numerose creazioni di danza e teatro con la collaborazione di partner d’eccezione come la Biennale di Venezia, i Festival internazionali Oriente Occidente e Opera Estate Festival Veneto, le Università IUAV e Ca’ Foscari di Venezia, il Museo Benetton, Emergency, Nancy Allison / NYC, Le Gallerie degli Uffizi di Firenze; alcune di esse hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e sono andate in scena nei più importanti teatri, festival e città italiane. I progetti cinematografici Marmo e Mar Gh’Era_un secolo in corsa, sono stati presentati alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia rispettivamente nel 2017 e nel 2019.
"Danziamo il corpo abitato. Non si tratta di atletismo, né di estetica, men che meno di spettacolo o evasione, bensì di riconoscere che le radici dell’umano affondano nel corpo, così come nel corpo risiede il suo sacro: un corpo che è elemento originario - non mero strumento, ma essenza profonda e viva, scrigno prezioso che custodisce e libera memorie, sensibilità, fantasie, da esplorare, ascoltare e da cui lasciarsi muovere, per conoscersi e conoscere." L.B.
