ELENA AJANI
Residenza dal 3 al 5 maggio 2024
C32 performing art work space - Forte Marghera, Mestre Venezia
InComunicabiLIS 2.0
Foto di Aurelio Aniballi
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CREDITI
Ideazione, coreografia e danza di Elena Ajani Sound and interaction design di Leonardo Giardi Drammaturgia di Laura Venturini Fotografie: Elena Ajani Dossier di progetto: CLICCA QUI |
SINOSSI
“Che cosa sono silenzio, buio, vuoto, distanza?” “Si sente solo con le orecchie? Si osserva solo con gli occhi?” Queste sono alcune domande che il progetto “InComunicabiLIS 2.0”, una performance multimodale che unisce danza e sound design, pone allo spettatore. Attraverso un viaggio verso l’ascolto “estremo ed immersivo di noi stessi,” Elena Ajani, Leonardo Giardi, e Laura Venturini guidano lo spettatore in una riscoperta dei sensi dell’uomo, trattando la relazione tra i concetti di movimento, vibrazione e suono, tutte accomunate dall’essere onde che propagano segnali.
La performance sviluppa in tempo reale l’attività bioelettrica rilevata all’interno delle fibre del corpo che danza. Queste frequenze infrasoniche, per natura irrilevabili dall’orecchio umano, vengono trasposte attraverso un algoritmo e un software digitale nel campo del sensibile, e tradotte in suoni e vibrazioni percepibili dall’uomo.
L’invisibile diventa visibile, e sensibile, attivando una coscienza sensoriale estremamente e completamente fisica.
Il progetto è il risultato di un ulteriore sviluppo di “InComunicabiLIS,” la coreografia danzata da Ajani in occasione di un concerto di musica classica per un pubblico di udenti e sordi.
BIOGRAFIA
Elena Ajani è un'artista ibrida ed eterogenea. Considera la danza come il più alto strumento di relazione, veicolo di comunicazione ed incontro, dal corpo
verso un altro corpo. Con la sua ricerca coreografica scrive, progetto per progetto, un codice narrativo di gesto inedito e rinnovato,
che resta connesso e fedele al sentire più profondo del corpo.
Laureata in Architettura al Politecnico di Milano (2011). Specializzata in Scienze e Tecniche del Teatro presso IUAV di Venezia (2013). Diplomata in Nuove Tecnologie per la Performance all’Università Politecnica di Ancona (2023).
Ammessa al corso di alta formazione e specializzazione "One more dance?" La danza come strumento di welfare culturale, approvata dalla regione Emilia Romagna (2024). Si forma artisticamente al Teatro alla Scala di Milano. Si specializza con Ismai Ivo, Cristiana Morganti, Kenji Takagi, Claudia Castellucci, Marcus Morau.
Fondatrice, performer e direttrice tecnica della compagnia Malmadur. Danzatrice per Vertical Waves Project.
Dal 2019 coordina l’atelier di gesto e movimento creativo Re/Azioni in Rel/Azione, dove la danza diventa veicolo di espressione e incontro inclusivo. Il progetto entra in enti sociali e rivolta a soggetti fragili (centri antiviolenza, SerD, comunità sorda).
Collabora con realtà culturali ed artistiche internazionali, fra cui: Fondazione Prada, Fondazione Pinault, Conservatorio Benedetto Marcello (VE), Conservatorio Gioacchino Rossini (PU), Biennale Danza, Biennale Teatro, Teatro la Fenice, Pesaro Capitale della Cultura 2024, Ghoete Institute.
Per approfondimenti
https://linktr.ee/elena.ajani
“Che cosa sono silenzio, buio, vuoto, distanza?” “Si sente solo con le orecchie? Si osserva solo con gli occhi?” Queste sono alcune domande che il progetto “InComunicabiLIS 2.0”, una performance multimodale che unisce danza e sound design, pone allo spettatore. Attraverso un viaggio verso l’ascolto “estremo ed immersivo di noi stessi,” Elena Ajani, Leonardo Giardi, e Laura Venturini guidano lo spettatore in una riscoperta dei sensi dell’uomo, trattando la relazione tra i concetti di movimento, vibrazione e suono, tutte accomunate dall’essere onde che propagano segnali.
La performance sviluppa in tempo reale l’attività bioelettrica rilevata all’interno delle fibre del corpo che danza. Queste frequenze infrasoniche, per natura irrilevabili dall’orecchio umano, vengono trasposte attraverso un algoritmo e un software digitale nel campo del sensibile, e tradotte in suoni e vibrazioni percepibili dall’uomo.
L’invisibile diventa visibile, e sensibile, attivando una coscienza sensoriale estremamente e completamente fisica.
Il progetto è il risultato di un ulteriore sviluppo di “InComunicabiLIS,” la coreografia danzata da Ajani in occasione di un concerto di musica classica per un pubblico di udenti e sordi.
BIOGRAFIA
Elena Ajani è un'artista ibrida ed eterogenea. Considera la danza come il più alto strumento di relazione, veicolo di comunicazione ed incontro, dal corpo
verso un altro corpo. Con la sua ricerca coreografica scrive, progetto per progetto, un codice narrativo di gesto inedito e rinnovato,
che resta connesso e fedele al sentire più profondo del corpo.
Laureata in Architettura al Politecnico di Milano (2011). Specializzata in Scienze e Tecniche del Teatro presso IUAV di Venezia (2013). Diplomata in Nuove Tecnologie per la Performance all’Università Politecnica di Ancona (2023).
Ammessa al corso di alta formazione e specializzazione "One more dance?" La danza come strumento di welfare culturale, approvata dalla regione Emilia Romagna (2024). Si forma artisticamente al Teatro alla Scala di Milano. Si specializza con Ismai Ivo, Cristiana Morganti, Kenji Takagi, Claudia Castellucci, Marcus Morau.
Fondatrice, performer e direttrice tecnica della compagnia Malmadur. Danzatrice per Vertical Waves Project.
Dal 2019 coordina l’atelier di gesto e movimento creativo Re/Azioni in Rel/Azione, dove la danza diventa veicolo di espressione e incontro inclusivo. Il progetto entra in enti sociali e rivolta a soggetti fragili (centri antiviolenza, SerD, comunità sorda).
Collabora con realtà culturali ed artistiche internazionali, fra cui: Fondazione Prada, Fondazione Pinault, Conservatorio Benedetto Marcello (VE), Conservatorio Gioacchino Rossini (PU), Biennale Danza, Biennale Teatro, Teatro la Fenice, Pesaro Capitale della Cultura 2024, Ghoete Institute.
Per approfondimenti
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