FRANCESCA DIBIASE, ZOE FRANCIA LAMATTINA, CHIARA CECCONELLO, IDA MALFATTI
Residenza dall'8 al 14 ottobre 2024
C32 performing art work space - Forte Marghera, Mestre Venezia
Animala Prototipa
“Reduce da una battaglia la guerriera è distesa
fingendosi morta scolla le budella dal pavimento
gocciolante ed elastica arrotola i residui sul fianco sinistro
dall’apertura del pugno lascia andare poltiglia dentro la quale è immersa
dall’ascella divina il futuro
sta silenziosamente segnando uno scavo
non molto profondo umido, viscoso, appiccicoso
ben preciso nei confini
è un avvertimento
è una presa di posizione
un rigenerare
un riavvolgere per ripartire.”
Frani.
SINOSSI
L’aria attraversa i canali viscidi, si muove, fa vibrare le membrane, timbra le superfici, cerca una via d’uscita, si fa voce, lamento cupo e sotterraneo. L’urlo è proiettile in canna. Materia vibrante, tubo molle, mostro, verme, sirena, e così via. La voce evoca il corpo ma non lo fa ancora apparire. Il corpo appare quando appare il volto, quando nella testa appaiono gli occhi e gli occhi vi guardano. Attacco. Ora il corpo è in piedi.
Percorre avanti e indietro il corridoio, la passerella, il solco, e così via. Il corpo in costruzione, meccanico e appuntito, cerca le forme, prova a indossarle. Una sottospecie di umana, una modella sformata, un prototipo di donna rotta, un’animala da laboratorio. Cado e riparto.
BIOGRAFIA
Francesca Dibiase (1993) è autrice e danzatrice. Il suo lavoro si concentra sulla traduzione di segnali espressi attraverso movimento, testo e voce. Partendo da sé in senso femminista, la sua ricerca è rivolta alla creazione di un ascolto sottile che apra la possibilità di scivolare insieme in una dimensione energetica condivisa. Collabora da diversi anni con la collega Ida Malfatti. È un’alleanza che le invita a interrogarsi su questioni quali la traduzione, l’intraducibilità, l’autonomia, l’interdipendenza e si esprime autonomamente su un piano di scrittura coreografica e testuale. Da questo incontro prendono forma le performance Elettrica e CCC, la prima apparsa alla rassegna Tram 2021/2022 (FI) e al Nao Performing Festival 2023 (MI).Dal 2021 Francesca è performer del progetto di ricerca Archivia di Zoe Francia Lamattina e dal 2022 è parte del gruppo dormiveglia insieme a Chiara Cecconello, Ida Malfatti e Zoe Francia Lamattina. È danzatrice in Pastorale di Daniele Ninarello e sua assistente nel progetto PIUME ospitato dalla Lavanderia a Vapore (TO). Partecipa al progetto Incubatore per futuri coreografi diretto da Franca Ferrari al C.I.M.D. (MI) e al corso di alta formazione I Corpi e le Voci della Danza, tra i tutor Alessandro Sciarroni, Collettivo Cinetico e Dewey Dell. Ha collaborato con artisti come Ariella Vidach, Gruppo Nanou, Simona Bertozzi, Monica Francia.
fingendosi morta scolla le budella dal pavimento
gocciolante ed elastica arrotola i residui sul fianco sinistro
dall’apertura del pugno lascia andare poltiglia dentro la quale è immersa
dall’ascella divina il futuro
sta silenziosamente segnando uno scavo
non molto profondo umido, viscoso, appiccicoso
ben preciso nei confini
è un avvertimento
è una presa di posizione
un rigenerare
un riavvolgere per ripartire.”
Frani.
SINOSSI
L’aria attraversa i canali viscidi, si muove, fa vibrare le membrane, timbra le superfici, cerca una via d’uscita, si fa voce, lamento cupo e sotterraneo. L’urlo è proiettile in canna. Materia vibrante, tubo molle, mostro, verme, sirena, e così via. La voce evoca il corpo ma non lo fa ancora apparire. Il corpo appare quando appare il volto, quando nella testa appaiono gli occhi e gli occhi vi guardano. Attacco. Ora il corpo è in piedi.
Percorre avanti e indietro il corridoio, la passerella, il solco, e così via. Il corpo in costruzione, meccanico e appuntito, cerca le forme, prova a indossarle. Una sottospecie di umana, una modella sformata, un prototipo di donna rotta, un’animala da laboratorio. Cado e riparto.
BIOGRAFIA
Francesca Dibiase (1993) è autrice e danzatrice. Il suo lavoro si concentra sulla traduzione di segnali espressi attraverso movimento, testo e voce. Partendo da sé in senso femminista, la sua ricerca è rivolta alla creazione di un ascolto sottile che apra la possibilità di scivolare insieme in una dimensione energetica condivisa. Collabora da diversi anni con la collega Ida Malfatti. È un’alleanza che le invita a interrogarsi su questioni quali la traduzione, l’intraducibilità, l’autonomia, l’interdipendenza e si esprime autonomamente su un piano di scrittura coreografica e testuale. Da questo incontro prendono forma le performance Elettrica e CCC, la prima apparsa alla rassegna Tram 2021/2022 (FI) e al Nao Performing Festival 2023 (MI).Dal 2021 Francesca è performer del progetto di ricerca Archivia di Zoe Francia Lamattina e dal 2022 è parte del gruppo dormiveglia insieme a Chiara Cecconello, Ida Malfatti e Zoe Francia Lamattina. È danzatrice in Pastorale di Daniele Ninarello e sua assistente nel progetto PIUME ospitato dalla Lavanderia a Vapore (TO). Partecipa al progetto Incubatore per futuri coreografi diretto da Franca Ferrari al C.I.M.D. (MI) e al corso di alta formazione I Corpi e le Voci della Danza, tra i tutor Alessandro Sciarroni, Collettivo Cinetico e Dewey Dell. Ha collaborato con artisti come Ariella Vidach, Gruppo Nanou, Simona Bertozzi, Monica Francia.
tu che per prima sei venuta a darmi il cambio nel mio posto di guardia
CREDITI
Di e con Zoe Francia Lamattina, Ida Malfatti, Francesca Dibiase, Chiara Cecconello
SINOSSI
tu che per prima è un esperimento di taglio performativo dello spazio urbano
tu che per prima è una domanda sul sentirsi a casa e fuori casa
tu che per prima è abitare la soglia con respiri, voci, slanci, strappi, cadute
tu che per prima è crollare a terra perché le altre ti guardano le spalle
tu che per prima è darsi il cambio e continuare a dire sono qui
tu che per prima è mettere il limite e tenere fuori il fuori
BIOGRAFIA
Chiara Cecconello (performer e sound artist), Francesca Dibiase (danzatrice e coreografa), Zoe Francia Lamattina (performer e coreografa), Ida Malfatti (ricercatrice e performer) sono artiste attive nelle arti performative. nel 2023 creano dormi|veglia, un gruppo di ricerca in cui miscelare i differenti linguaggi delle arti performative, sulla base di un approccio sperimentale al movimento, alla scrittura e alla vocalità e un posizionamento transfemminista. tu che per prima sei venuta a darmi il cambio nel mio posto di guardia è un’azione performativa che si è trasformata e ha preso una forma partecipativa nel contesto di cicalecicale, laboratorio condotto da Chiara Cecconello e curato da lava (Zoe Francia Lamattina e Sara Zannoni). lava è un progetto, vincitore dell’avviso youz officina della regione Emilia Romagna, che porta la ricerca artistica e sperimentale fuori dai luoghi adibiti offrendo laboratori gratuiti a giovani comunità nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Nel contesto di lava, che coinvolge tutte e quattro, le artiste trasformano e trasmettono la propria pratica artistica, avendo cura delle urgenze e dei metodi più che delle forme.
Di e con Zoe Francia Lamattina, Ida Malfatti, Francesca Dibiase, Chiara Cecconello
SINOSSI
tu che per prima è un esperimento di taglio performativo dello spazio urbano
tu che per prima è una domanda sul sentirsi a casa e fuori casa
tu che per prima è abitare la soglia con respiri, voci, slanci, strappi, cadute
tu che per prima è crollare a terra perché le altre ti guardano le spalle
tu che per prima è darsi il cambio e continuare a dire sono qui
tu che per prima è mettere il limite e tenere fuori il fuori
BIOGRAFIA
Chiara Cecconello (performer e sound artist), Francesca Dibiase (danzatrice e coreografa), Zoe Francia Lamattina (performer e coreografa), Ida Malfatti (ricercatrice e performer) sono artiste attive nelle arti performative. nel 2023 creano dormi|veglia, un gruppo di ricerca in cui miscelare i differenti linguaggi delle arti performative, sulla base di un approccio sperimentale al movimento, alla scrittura e alla vocalità e un posizionamento transfemminista. tu che per prima sei venuta a darmi il cambio nel mio posto di guardia è un’azione performativa che si è trasformata e ha preso una forma partecipativa nel contesto di cicalecicale, laboratorio condotto da Chiara Cecconello e curato da lava (Zoe Francia Lamattina e Sara Zannoni). lava è un progetto, vincitore dell’avviso youz officina della regione Emilia Romagna, che porta la ricerca artistica e sperimentale fuori dai luoghi adibiti offrendo laboratori gratuiti a giovani comunità nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Nel contesto di lava, che coinvolge tutte e quattro, le artiste trasformano e trasmettono la propria pratica artistica, avendo cura delle urgenze e dei metodi più che delle forme.