BOTTEGA HOSPITES
Residenza dal 15 al 21 luglio 2024
C32 performing art work space - Forte Marghera, Mestre Venezia
Untitled
CREDITI Drammaturgia e regia: Leonardo Piana Disegno sonoro: Luca Gallio Performer e composizione vocale: Chiara Cecconello Performer e cura scenografica: Bea Brunetto Performer: Marco D’Amore ![]()
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SINOSSI
Untitled è un progetto performativo site-specific per musei e gallerie d’arte, ispirato al caso del cavallo di Canova smontato a Bassano negli anni Sessanta. Una drammaturgia sonora, testuale e visiva in dialogo con le opere plastiche e figurative. Un’interrogazione del canone e dello spazio museale, a partire dal concetto di opera d’arte assente.
Il progetto si basa su un fatto reale: nel 1969, al Museo Civico di Bassano del Grappa — città d’origine di alcuni membri del collettivo — una scultura equestre in gesso di Antonio Canova, alta oltre 4 metri e lunga 5, fu smontata per liberare spazio nelle sale. Dopo una lunga assenza dal museo, è allo studio un suo riallestimento a partire dai materiali originali.
Ispirandosi liberamente a questa vicenda come fonte di un immaginario simbolico e poetico, il collettivo elaborerà una performance teatrale site-specific. Tre performer, indossando costumi ibridi tra vestiti da lavoro e tute spaziali, abiteranno il museo con delle motoseghe. Queste figure evocheranno un senso di pericolo: la scomparsa non di una sola opera, ma dell’intero canone artistico. Come cambia il museo se immaginiamo la catastrofe? Se il museo si svuotasse, come potremmo ri-abitare lo spazio lasciato vuoto?
BIOGRAFIA
Bottega Hospites è un collettivo teatrale con base a Padova, attivo nella sperimentazione teorica e pratica dei linguaggi performativi. A ritmo intermittente, la bottega apre percorsi di pensiero, lavoro e creazione con cui sta costruendo poetiche e pratiche condivise.
Untitled è un progetto performativo site-specific per musei e gallerie d’arte, ispirato al caso del cavallo di Canova smontato a Bassano negli anni Sessanta. Una drammaturgia sonora, testuale e visiva in dialogo con le opere plastiche e figurative. Un’interrogazione del canone e dello spazio museale, a partire dal concetto di opera d’arte assente.
Il progetto si basa su un fatto reale: nel 1969, al Museo Civico di Bassano del Grappa — città d’origine di alcuni membri del collettivo — una scultura equestre in gesso di Antonio Canova, alta oltre 4 metri e lunga 5, fu smontata per liberare spazio nelle sale. Dopo una lunga assenza dal museo, è allo studio un suo riallestimento a partire dai materiali originali.
Ispirandosi liberamente a questa vicenda come fonte di un immaginario simbolico e poetico, il collettivo elaborerà una performance teatrale site-specific. Tre performer, indossando costumi ibridi tra vestiti da lavoro e tute spaziali, abiteranno il museo con delle motoseghe. Queste figure evocheranno un senso di pericolo: la scomparsa non di una sola opera, ma dell’intero canone artistico. Come cambia il museo se immaginiamo la catastrofe? Se il museo si svuotasse, come potremmo ri-abitare lo spazio lasciato vuoto?
BIOGRAFIA
Bottega Hospites è un collettivo teatrale con base a Padova, attivo nella sperimentazione teorica e pratica dei linguaggi performativi. A ritmo intermittente, la bottega apre percorsi di pensiero, lavoro e creazione con cui sta costruendo poetiche e pratiche condivise.
Foto di Marina Carluccio