VENERE IN TEATRO Festival di danza
Le mezze stagioni - V Edizione
Venerdì 5 settembre 2025
Ore 20:30 DANIELE ALBANESE Appunti per il sole Con Fabio Pronestì, Diego Spiga
Coreografie Daniele Albanese Musica Simon Balestrazzi Produzione Fuorimargine - Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna Coproduzione Insulae Lab, L’Altra Associazione Con il sostegno di Europa Teatri |
Foto di Laura Farneti
|
Costo del biglietto online: 6€
Costo del biglietto in loco: 8€
Costo del biglietto in loco: 8€
Appunti per il sole è il nuovo spettacolo di movimento, firmato da Daniele Albanese, per la produzione di Fuorimargine - Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna
Il progetto artistico, che vede in scena i danzatori Fabio Pronestì e Diego Spiga e la musica di Simon Balestrazzi, prende spunto dal sole, simbolo di forza e energia, ma anche eterno ritorno dellʼidentico, silente e somma scansione del tempo, incastrato in una ciclicità. Irriducibile.
Immersi in una ricorsività sempre rinnovata, i corpi tratteggiano forme che non trovano concrezione, movimenti che disegnano il passaggio tra movimento e energia, in un crescendo esponenziale dei piani di intensità, ripetizione, accumulazioni e variazioni.
Tra lʼoscurità e i raggi luminosi, la danza si compone in una scrittura lieve, mantenendo un registro ancora sospeso, inafferrabile.
Il tappeto sonoro nasce dallʼapplicazione del concetto di vibrazione/pulsazione solare alla materia acustica, in una dinamica di continua crescita e espansione, capace di mantenere salda la relazione con i corpi dei danzatori, mutuandone e amplificandone ritmi e contro-tempi.
DANIELE ALBANESE
Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer che lavora tra l’Italia e Berlino.
Dopo essersi formato come ginnasta e ballerino classico, si diploma nel 1997 all’EDDC (ora ArtEZ) di Arnhem in Olanda, dove studia Complex Movement, Release Technique, Alexander Technique, Composition, Choreographic Structure, Theory, Improvisation con alcuni dei maestri del postmodernismo americano come Eva Karkzag, Steve Paxton, Lisa Kraus, Jennifer Lacey, K.J. Holmes, Mimi Goese, Yvonne Meyer, Tony Thatcher.
Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti di fama internazionale tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Eva Karczag, Karine Ponties, Peter Pleyer.
Nel 2002 fonda la compagnia STALKER_Daniele Albanese con lo scopo di indagare la danza come linguaggio in termini di relazione tra strutture chiuse e strutture aperte, alla ricerca di un segno coreografico al contempo preciso e mutevole.
Dal 2005 insegna tecniche di improvvisazione e somatic work a studenti di danza e a professionisti attraverso workshop e laboratori presentati all’interno di scuole di danza, festival internazionali e centri di ricerca.
La sua ricerca abita il continuo passaggio dal corpo come oggetto al corpo come soggetto in un flusso di trasformazioni in cui il gesto diventa astrazione e viceversa.
I suoi lavori esplorano le forme ibride che nascono nel passaggio tra un luogo e un altro, tra un movimento e un altro, considerando il confine non come ostacolo ma come luogo di turbolenza e motore di cambiamento che genera nuovi modi di incontro con il pubblico, portandolo verso dimensioni percettive inusuali.
E' presente con i suoi lavori nei più importanti festival italiani ed internazionali.
Nel giugno del 2022 ha conseguito il diploma del percorso di formazione triennale della Schule für Alexander Technik diretta da Dan Armon a Berlino.
Il progetto artistico, che vede in scena i danzatori Fabio Pronestì e Diego Spiga e la musica di Simon Balestrazzi, prende spunto dal sole, simbolo di forza e energia, ma anche eterno ritorno dellʼidentico, silente e somma scansione del tempo, incastrato in una ciclicità. Irriducibile.
Immersi in una ricorsività sempre rinnovata, i corpi tratteggiano forme che non trovano concrezione, movimenti che disegnano il passaggio tra movimento e energia, in un crescendo esponenziale dei piani di intensità, ripetizione, accumulazioni e variazioni.
Tra lʼoscurità e i raggi luminosi, la danza si compone in una scrittura lieve, mantenendo un registro ancora sospeso, inafferrabile.
Il tappeto sonoro nasce dallʼapplicazione del concetto di vibrazione/pulsazione solare alla materia acustica, in una dinamica di continua crescita e espansione, capace di mantenere salda la relazione con i corpi dei danzatori, mutuandone e amplificandone ritmi e contro-tempi.
DANIELE ALBANESE
Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer che lavora tra l’Italia e Berlino.
Dopo essersi formato come ginnasta e ballerino classico, si diploma nel 1997 all’EDDC (ora ArtEZ) di Arnhem in Olanda, dove studia Complex Movement, Release Technique, Alexander Technique, Composition, Choreographic Structure, Theory, Improvisation con alcuni dei maestri del postmodernismo americano come Eva Karkzag, Steve Paxton, Lisa Kraus, Jennifer Lacey, K.J. Holmes, Mimi Goese, Yvonne Meyer, Tony Thatcher.
Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti di fama internazionale tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Eva Karczag, Karine Ponties, Peter Pleyer.
Nel 2002 fonda la compagnia STALKER_Daniele Albanese con lo scopo di indagare la danza come linguaggio in termini di relazione tra strutture chiuse e strutture aperte, alla ricerca di un segno coreografico al contempo preciso e mutevole.
Dal 2005 insegna tecniche di improvvisazione e somatic work a studenti di danza e a professionisti attraverso workshop e laboratori presentati all’interno di scuole di danza, festival internazionali e centri di ricerca.
La sua ricerca abita il continuo passaggio dal corpo come oggetto al corpo come soggetto in un flusso di trasformazioni in cui il gesto diventa astrazione e viceversa.
I suoi lavori esplorano le forme ibride che nascono nel passaggio tra un luogo e un altro, tra un movimento e un altro, considerando il confine non come ostacolo ma come luogo di turbolenza e motore di cambiamento che genera nuovi modi di incontro con il pubblico, portandolo verso dimensioni percettive inusuali.
E' presente con i suoi lavori nei più importanti festival italiani ed internazionali.
Nel giugno del 2022 ha conseguito il diploma del percorso di formazione triennale della Schule für Alexander Technik diretta da Dan Armon a Berlino.